domenica 15 maggio 2011

IL PROBLEM-SOLVING


Il problem solving è una tecnica che permette la ricerca comune di una soluzione soddisfacente ad un problema.

COME SI RISOLVONO I PROBLEMI?

Fasi del processo di problem solving secondo Gordon:

*      Esporre con chiarezza i termini del problema

*        Proporre le possibili soluzioni

*        Considerare vantaggi e svantaggi di ognuna

*        Scegliere le più adatte a risolvere il problema

*        Stabilire in che modo attuare la soluzione scelta

*        Verificare i risultati ottenuti



Tra le varie tecniche di problem solving (brainstorming modificato, tecnica di Bonn, interlogo, sinettica, ecc.) abbiamo scelto di approfondire con voi…

IL PROBLEM SOLVING DI GRUPPO

Questa tecnica può essere utilizzata, per esempio, in un gruppo classe

PRIMA FASE: Brainstorming  sui punti forza ed aree problema del gruppo classe;

SECONDA FASE: Progetti di cambiamento a livello individuale e di gruppo classe:
Si scelgono  due o tre aree problema individuate attraverso il brainstorming.  Se non emergono aree problema si lavora con il gruppo su come potenziare ulteriormente i punti forza già esistenti.  

TERZA FASE: Si divide il gruppo in due sottogruppi. Ogni sottogruppo fa un brainstorming per cercare delle soluzioni possibili al problema identificato nella fase precedente. In questa fase dovete aiutare i partecipanti a pianificare una sequenza di passi per raggiungere l’obiettivo; a riconoscere gli ostacoli possono interferire con quel piano e ad esplorare i modi per aggirare tali ostacoli; a rendersi conto che le mete non sono sempre raggiungibili immediatamente.

E' importante aiutare il gruppo a definire:
*      chi ha il potere di risolvere il problema;

*       a chi appartiene il problema (i ragazzi vanno aiutati a scegliere dei problemi del gruppo classe che possono risolvere da soli fra di loro);

*       cos’è un obbiettivo operativo, misurabile, tangibile da raggiungere;

*       qual’è l’ostacolo? (l'ostacolo è qualsiasi evento o condizione che interferisce o potrebbe interferire con il raggiungimento di uno scopo dichiarato);

*       come fare a raggiungere l’obiettivo?

*       l’importanza del momento giusto (il tempo dell’azione, quando è vantaggioso agire, la progettazione della sequenza temporale delle azioni).  


QUARTA FASE: In plenaria si espongono i cartelloni prodotti dai sottogruppi e si integrano le soluzioni proposte.

QUINTA FASE: Tutti insieme scelgono votando o discutendo le proposte più fattibili per diminuire le aree problema individuate (specificare cosa, quando, chi la fa ecc.).

PER FINIRE: Far scrivere gli impegni presi su un cartellone che dovrebbe essere lasciato ben in vista in classe.


Per la risoluzione dei problemi si può utilizzare anche la tecnica di Bonn, tecnica dei cappelli:
Si chiede ai partecipanti, dopo aver identificato un problema di vederlo secondo diversi punti di vista. Il conduttore indossa un capello di diverso colore e chiede, per esempio, ai partecipanti di parlare di quel problema in modo ottimistico (capello giallo).
1° cappello bianco= soluzione razionale
2° cappello rosso= elenco delle emozioni che il problema fa emergere
3° cappello giallo= tirare fuori idee ottimiste
4° cappello nero= idee critiche, negative
5° cappello verde= idee creative
6° cappello blu= sintesi

Se ad avere un problema è una partecipante e viene aiutata dal gruppo per la risoluzione si utilizza l’INTER LOGO (da non utilizzare se il gruppo è in conflitto)
1° fase: definire il problema
2° fase: esaminare il problema da diversi punti di vista (es. se fossi una donna come vivrei questo problema) e considerando i diversi punti di vista di altre persone.
3°fase: ipotizzare possibili evoluzioni e individuarne le conseguenze.
4° fase: immagina di parlare del problema con le persone coinvolte (una specie di psicodramma), assumendo o il proprio ruolo o quello di un altro
5° fase: analogie tra il problema e le persone interessate ed elementi del mondo vegetale, minerale e animale;
6° fase: disegna un albero e su ogni ramo scrivi le parole chiave emerse
7° fase: elaborare la conclusione da parte del partecipante o del gruppo a seconda dell’appartenenza del problema.

 

SINETTICA

La sinettica può servire a un singolo individuo per utilizzare la sinergia di gruppo per risolvere un proprio problema.
1° fase:definire il problema da parte della partecipante
2° fase: ridefinizione del problema da parte delle persone appartenenti al gruppo. In cosa consiste il problema secondo il gruppo. Secondo voi qual è il problema che stressa ….
Si raccolgono le idee che vengono scritte nella lavagna
3° fase: la persona che ha il problema deve scegliere 2 delle definizioni date
4° fase: deve sceglierne solo una (A)
5° fase: il gruppo da suggerimenti su come far fonte al problema
6° fase: chiedere al soggetto di scegliere un suggerimento tra quelli che gli sono stati dati
7° fase: il soggetto sceglie un suggerimento
8° fase: a turno il gruppo fa delle associazioni (per esempio se il suggerimento è partecipare a più e.p.g.à mangiare, coltivare, cerchio, ecc..
9° fase: si chiede al soggetto di scegliere un’associazione e di immaginare una scena legata all’associazione
10° fase: il gruppo fa delle connessioni tra il problema e la scena
11° fase: si chiede al soggetto di concludere tirando le somme di quanto emerso in relazione al problema.



Nessun commento:

Posta un commento